Cosa possiamo comprendere, ascoltando il nostro stato d’animo e le reazioni del nostro corpo.
In queste ultime settimane, l’arrivo dell’autunno ha scombussolato l’equilibrio psicofisico di molte persone. Sta succedendo anche a te? Ti capita di abbandonarti all’apatia e alla pigrizia, di sentire dei forti cali di energia, di arrabbiarti e di non voler più tollerare certe situazioni.
I litigi sono frequenti, quando ci si sente nervosi e si fatica ad affrontare le giornate. Arrivare a sera per buttarsi sul divano è il primo pensiero la mattina, ma la giornata non passa mai e quel momento sembra lontanissimo. Il cambio di stagione diventa un problema perché ci imponiamo di affrontarlo come tutto il resto dell’anno, senza tenere conto delle nostre reali necessità.
Ogni cosa alla sua stagione…
(E’ anche il titolo di un libro di Enzo Bianchi. Ti chiedo in anticipo di non soffermarti necessariamente sulla tua o mia idea di questo libro o dell’autore, che non conosco e mi riprometto di leggere prossimamente per colmare questa mia lacuna.)
Le sensazioni che proviamo in autunno non sono sempre piacevoli. La verità è che dovremmo imparare a conoscerle meglio, a dare loro una corretta interpretazione e questo ci consentirebbe non solo di accettarle, ma di imparare ad amarle, gestirle, indirizzarle. Prenderne consapevolezza ci offre la possibilità di superare la tristezza e la malinconia, emozioni sgradite di questa stagione, e sentirci più in forma.

Siamo in autunno! Bella scoperta… è impossibile non accorgersi del cambio di stagione. Vero?
Eh no, apri gli occhi. Aspetta! Lascia stare per un attimo la lettura e guardati attorno.
Siamo in autunno!!!
Cosa vedi fuori dalla finestra?
Come si comporta la natura in questa stagione?
Inizia a fare freschino, ci copriamo e abbiamo voglia di proteggerci. Qualcuno avverte il cambio di stagione più di altri, sente la stanchezza, il bisogno di stare in casa al calduccio e di riposare. Anche la natura ha voglia di riposare, dopo un periodo intenso di “sforzi”. Ma noooo, non è così, la natura fa tutto senza sforzo, segue il naturale corso della vita, la ruota ciclica delle stagioni. La natura non ha bisogno di pensare, i cicli si susseguono perché così deve essere e così è. Funziona in questo modo da tantissimo tempo. Siamo noi che facciamo degli sforzi per seguire il flusso della vita. Noi ci sforziamo per vivere, per affrontare questi cambiamenti, che invece dovrebbero essere naturali. Magari ci comportassimo come la natura, e invece no. La natura si riposa naturalmente, sa che le serve un momento di pausa. La saggezza della natura si esprime spontaneamente. Il sistema antico di coltivazione prevedeva la messa a riposo dei terreni. Anche il nostro corpo sa di cosa ha bisogno, sa di dover riposare: per questo sentiamo tutta questa stanchezza. La differenza tra noi e la natura sta nella spontaneità con cui fluisce, nel seguire il flusso della vita. Se ci comportassimo come lei, sapremmo accettare i messaggi spontanei del corpo, che sa cosa è necessario per noi, senza nemmeno doverci ragionare. Sarebbe tutto, appunto, spontaneo e naturale.
Accettare è già un’azione che comporta una scelta, un proposito della mente. Basterebbe che seguissimo il prezioso dono dell’istinto, non sarebbe nemmeno necessario decidere di accettare. Peccato che è quasi impossibile. L’istinto ai nostri tempi ha bisogno di essere aiutato da uno sforzo, dalla decisione di placare i ragionamenti. Persino chi riesce a prendere consapevolezza di come si ostacola da se stesso, comunque fatica a seguire l’istinto naturale. Del resto siamo incastrati e trattenuti da tanti blocchi di vario genere, che non andrò ad approfondire oggi, e quindi il nostro istinto deve sforzarsi per potersi esprimere. Ti prometto di riprendere in un altro articolo il tema dei blocchi, mentre oggi rimarrò concentrata sul tema del cambio di stagione e dei suoi effetti.

L’effetto tangibile, più semplice da notare, è il calo di energia. Ti ho accennato ciò che, secondo me, vuole comunicarci il nostro corpo fisico. La stanchezza, però, diventa un problema per chi vuole darle un significato negativo, etichettarla come un fenomeno innaturale, un ostacolo da superare, invece dovremmo semplicemente seguire la natura del nostro corpo. Tutto qui! Per ovviare alla stanchezza possiamo assumere degli integratori, utili a colmare le carenze della nostra alimentazione, ormai impoverita dal nostro stile di vita frenetico che ci “impone” di consumare cibi veloci preconfezionati, prodotti contro natura anche quando crediamo di mangiare bene. Infatti, persino frutta e verdura oggi sono povere di nutrienti, a causa di una produzione che punta allo sfruttamento eccessivo. Io stessa utilizzo gli integratori alimentari per migliorare la mia energia, ma allo stesso tempo mi concedo i giusti tempi per riposare, per lasciare che il mio corpo recuperi secondo i suoi modi e i suoi tempi. Mi chiedo come si possa pensare che sia sufficiente l’assunzione di integratori per sfruttare il nostro corpo in un momento in cui, invece, ha bisogno di recuperare le forze. Anche in natura si concimano i terreni per poi lasciarli a riposo durante l’inverno. Gli integratori possono diventare un valido aiuto, quando sono associati a un corretto stile di vita, che in autunno deve prendere in considerazione il recupero delle energie tramite il riposo.
Mi rivolgo alle donne, con un esempio facilmente verificabile. Avete notato che in questo periodo tendiamo a perdere più capelli del solito? Sarà la stanchezza, lo stress del cambio di stagione… Ma quale stress? Secondo te, gli alberi stanno perdendo le foglie per lo stress del cambio di stagione? Assolutamente no! Le piante seguono la natura e dovremmo farlo pure noi. Perdiamo più capelli perché ci rigeneriamo. Il corpo lo sa e per fortuna fa tutto per suo conto, altrimenti dovremmo stare a pensare di fare battere il cuore così come agire attivamente per tutte le altre funzioni vitali, che invece procedono senza il nostro intervento. La perdita di capelli è solo uno dei segni più visibili del lavoro di pulizia del nostro organismo, che al momento vuole eliminare il vecchio per prepararsi a creare il nuovo.
La mente è un po’ più capricciosa, benché comunque la sua parte più profonda stia continuando a fare il suo dovere. Per la precisione la parte capricciosa è la mente conscia, che si preoccupa della perdita dei capelli come di tante altre paturnie con cui tende a fare confusione; mentre la parte inconscia la aiuta a mettere un freno e le suggerisce di lasciare spazio alla natura delle cose, del corpo e anche della mente. Forse avrai pensato che le discussioni delle ultime settimane fossero un’altra delle conseguenze dello stress da cambio di stagione. “La gente è nervosa”, avrai detto. Noi per primi siamo più nervosi… e magari ci sentiamo in colpa. “Sì sì, deve essere proprio lo stress” oppure diciamo: “Ma sì, è normale nei periodi di passaggio da una stagione all’altra”. Attraversiamo fasi alterne in cui ci incolpiamo per il nostro nervosismo, per poi giustificarci, affibbiando la colpa al cambio di stagione. Perdonami, io non riesco a darti ragione (ma non innervosirti… dato che siamo in autunno, non si sa mai). Secondo me, il cambio di stagione non c’entra proprio nulla, o meglio… la connessione esiste, però non possiamo dare la colpa allo stress. Qualunque sistema si ribella quando si agisce contro natura.
Ti sforzi di essere performante, quando hai bisogno di riposo. Te lo ripeto: gli integratori servono, ma non fanno miracoli. Le pubblicità in tv cercano di proporci il rimedio miracoloso per superare la stanchezza perché la società moderna pretende da te il massimo anche nel momento in cui la natura ti chiede di rallentare.
Il miracolo possiamo farlo solo noi, concedendo alla natura di operare in accordo con il miracolo della vita (che in questo caso si prepara a riposare per rigenerarsi).
Prendi gli integratori, mangia sano, intanto riposa. È ovvio che devi lavorare come sempre, ogni mattina hai un appuntamento con la vita e le tue attività, tuttavia a casa puoi permetterti di scegliere. Non è necessario imporsi di fare, quando non te la senti. Puoi imparare ad accettare che oggi lascerai indietro qualcosa di non indispensabile. Io lavoro da casa, di conseguenza posso organizzare i miei tempi, eppure ho la tendenza a fare più del dovuto. Mi capita di lavorare e di sfruttare le pause per sistemare casa, per sbrigare faccende burocratiche e altre attività non urgenti. Non sempre è giusto tirarsi il collo fino allo sfinimento. A volte va bene anche fermarsi, anzi dobbiamo proprio farlo. Possiamo fare seguendo un regime di impegni meno serrato.

Da quando è iniziato l’autunno mi concedo momenti di relax, necessari persino per darmi la possibilità di pensare, di lasciare che la mente vaghi e faccia i suoi voli liberi dove le pare. Ho pochissima voglia di uscire, quindi mi limito a portare il bambino a scuola, alle sue attività extra, ogni tanto incontro i miei amici, però ho rallentato i miei ritmi. Esco molto meno, ho voglia di sentirmi protetta come in una cuccia. Mi sto preparando al “letargo”, benché per noi umani sia ben diverso da quello degli animali. Se tu, per esempio, sei fuori casa tutto il giorno, puoi fare tutto questo la sera e nei fine settimana. L’importante è concederti il riposo, quando non hai l’impellenza di fare qualcosa, di andare al lavoro ecc…
Pensare mi aiuta a capire cosa voglio davvero, crea le opportunità per definire le scelte migliori.
Noi siamo mente, corpo e spirito. Dobbiamo eliminare il vecchio, quindi, da mente, corpo e spirito, dal nostro spazio, lasciare andare le nostre foglie secche. In questo periodo è più facile: la natura e la vita sono concentrate sulla pulizia, di conseguenza facciamo fatica ad accettare situazioni e persone che prima “potevano andare bene” per il quieto vivere. Adesso, che lo vogliamo o no, la vita spinge verso la pulizia. Siamo predisposti a lasciare andare, imitando gli alberi con le loro foglie vecchie. In qualche caso, tentiamo di salvare il salvabile, in altri prendiamo atto di dover chiudere quei rapporti insoddisfacenti (amici, partner, famigliari), che ci siano trascinati per tanto tempo (ora diciamo forse “per troppo tempo”). Se svolgi un lavoro che non ti piace, questo è uno dei momenti dell’anno in cui ti peserà maggiormente continuarlo.
Vogliamo liberarci da energie diverse dalla nostra, da tutto ciò che non ci fa stare bene, degli oggetti inutilizzati o legati a ricordi negativi, eliminare problemi, situazioni scomode e antipatiche. Io avverto il desiderio di fare pulizia e ordine dentro e fuori di me e… nel corpo, nella mente, nello spirito.
È importante prenderne consapevolezza.
Tutto ciò che procede con il pilota automatico è fuori controllo.
La natura ha guida istintiva, però la segue consapevolmente. Noi stessi abbiamo una guida istintiva infallibile, ma utilizziamo reazioni automatiche della mente conscia per bloccare il più sano senso dell’istinto.
Spero tanto che questo post ti faccia pensare e ti sia utile per non mettere sotto sforzo il tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito. Molti di noi in questa stagione sentono il desiderio di abbandonare vecchie abitudini e liberarsi di ostacoli che si portano dietro da tanto tempo (come ho detto prima: da troppo tempo). Se tu sei una di queste, puoi unirti agli Scappati di Casa, che hanno scaricato la mia guida gratuita IO NON SBAGLIO, e richiederla anche tu indicandomi nel box qui sotto la tua email dove posso inviartela, insieme agli approfondimenti gratuiti successivi. Ricordati il passo successivo: Leggere la Guida!
Grazie per aver letto questo articolo,
alla prossima! Ciao